Alla Comunità Incontro nasce il giardino terapeutico
I ragazzi ospiti avranno la possibilità di trovare o ritrovare la fiducia nelle proprie capacità, di far vivere, crescere e curare un essere vivente, di sviluppare un metodo di lavoro
Nascerà a breve un giardino terapeutico (Healing garden) all’interno della Comunità Incontro Onlun Molino Silla di Amelia. Il progetto ha come obiettivo quello di promuovere e migliorare la salute sia fisica che mentale dei ragazzi ospiti nella struttura attraverso il contatto diretto con natura.
I ragazzi avranno la possibilità, nel giardino terapeutico, di trovare o ritrovare la fiducia nelle proprie capacità, di far vivere, crescere e curare un essere vivente, di sviluppare un metodo di lavoro, che consentirà loro di raggiungere un obiettivo, rappresentato dalla crescita della pianta. Gli ospiti della Comunità metteranno a dimora due o tre arbusti malati e se ne prenderanno cura personalmente fino a vederli rifiorire.
Con l’assistenza di personale qualificato, i ragazzi, avranno la possibilità anche di apprendere un mestiere: quello di giardiniere che potranno poi esercitare come professione quando avranno completato il percorso in Comunità. Il giardino terapeutico fornirà, dunque, nuove motivazioni e nuovi stimoli ed in questo senso, sarà in grado di offrire un sostegno molto importante a questi ragazzi che, fino a qualche tempo fa, erano vittime di dipendenze da sostanze, gioco e alcol.
Del resto anche lo stesso fondatore della Comunità Incontro, Don Pierino Gelmini, ha sempre sostenuto che il lavoro aiuta a stare meglio con sé stessi e con gli altri. Il progetto del giardino terapeutico è stato voluto dal responsabile di struttura della Comunità Incontro, Giampaolo Nicolasi, che ha contattato per la realizzazione Andrea Mati dell’omonimo vivaio di Pistoia che vanta un lungo ed eccellente curriculum in materia di giardini terapeutici.
“Ho accolto con grande entusiasmo – spiega Mati – la proposta di Nicolasi di realizzare un healing garden all’interno della Comunità Incontro Molino Silla di Amelia perchè ricordo che il Don desiderava che i ragazzi riscoprissero, durante il loro percorso in comunità, l’importanza della natura e della terra”.
La psicoterapeuta e responsabile dell’equipe multidisciplinare della Comunità Incontro, Tania Fontanella, è molto entusiasta del progetto. “Attraverso il rapporto diretto con piante malate e in difficoltà – dice la Fontanella – la persona, anche lei in fase difficile, attraverso la cura e l’amore ritrova una dimensione di rinnovamento di vita”.
Il giardino terapeutico inizialmente sarà utilizzato solo dai ragazzi ospiti della Comunità, ma non si esclude che, in futuro, potranno accedervi anche utenti esterni. L’obiettivo della Comunità, sempre vicina ai più deboli, è quello di realizzare un altro giardino terapeutico dedicato ai ragazzi down e ai malati di Alzheimer. Questo sarà aperto a tutti coloro che ne faranno richiesta.