La Comunità Incontro Onlus interviene sulla tragica scomparsa dei due ragazzi ternani:
“Esprimiamo sgomento, smarrimento e la nostra più profonda vicinanza alle famiglie dei ragazzi deceduti ieri mattina a causa di un mix letale di sostanze droganti.
Quello che è accaduto obbliga tutti noi a riflettere e a fare autocritica: non è accettabile che il messaggio della prevenzione non sia forte e chiaro, che non si riesca a trasferire ai nostri giovani la consapevolezza delle conseguenze legate all’uso di sostanze, che come nel caso dei due adolescenti possono essere estreme. La strategia adottata dalla società contemporanea necessita di un aggiustamento perché oggi più che mai è necessario parlare alle fasce d’età più indifese e più a rischio, con il loro linguaggio. Dobbiamo ascoltare i ragazzi e loro devono ascoltarci. Le nostre parole, devono andare a segno!
In sole tre settimane in Umbria sono stati registrati cinque decessi per abuso di sostanze, mentre i dati diffusi dalla Direzione centrale per i servizi antidroga del Ministero dell’Interno relativi all’Umbria, segnano l’aumento di oltre il 120% dei quantitativi di droga sequestrati in un anno a conferma che la nostra è tra le regioni italiane più a rischio.
Numeri che conosciamo come Comunità e per questo chiediamo alle istituzioni e a tutte le autorità competenti di fare fronte comune sul primo punto: la prevenzione, per arginare a monte l’emergenza. A causa del Covid-19 le nostre tradizionali attività di sensibilizzazione nelle scuole e sul territorio hanno dovuto subire una brusca fermata, ma come struttura terapeutica siamo già al lavoro per individuare nuove forme di dialogo con le fasce d’età più vulnerabili per coinvolgere i ragazzi attraverso le nuove tecnologie e i social per non vanificare gli sforzi fatti ma si prosegua nell’intento di isolare i fattori di rischio e metterli in guardia sugli effetti distruttivi delle sostanze. Occorre dare ai giovani tutti gli strumenti necessari per difendersi e tutelarsi, affiancarli nel loro percorso: la conoscenza, le informazioni sono fondamentali per riconoscere i pericoli e agire di conseguenza.
Sul nostro territorio sussiste un’emergenza droga che va combattuta alla radice, non con la legalizzazione delle sostanze – come una parte della società auspicherebbe – ma fornendo ai giovani gli anticorpi e i valori necessari per salvaguardarsi uno stile di vita sano e libero. E’ il momento che la politica, a livello locale e centrale, prenda una posizione netta e chiara contro qualsiasi tipo di sostanza. Basti pensare che la normativa (309/90), che regola i servizi per le dipendenze risale a oltre 30 anni fa: totalmente obsoleta. E’ tempo di adeguarla ai nuovi scenari.
Quello che è successo ieri notte, dimostra che quanto stiamo facendo per combattere le dipendenze, non basta. Occorre rafforzare l’azione e agire Insieme per la vita contro la droga! Come Don Pierino ci ha insegnato.”
Giampaolo Nicolasi, capo struttura Comunità Incontro Onlus