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Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ospite della Comunità Incontro di Amelia

“Qui ci sono uomini e donne giovani e meno giovani che hanno deciso di affrontare una nuova vita. Un percorso duro, ma che poi porta a ricostruire la libertà della persona”. Così ha esordito il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ospite oggi alla Comunità Incontro Molino Silla di Amelia che quest’anno compie quarant’anni. Proprio per questo importante traguardo raggiunto il sindaco di Amelia, Laura Pernazza, intitolerà una via del centro storico al fondatore della Comunità, don Pierino Gelmini.

“Non si tratta di curare una malattia, – continua il presidente Tajani – ma di sradicare dall’anima di queste persone una fase di debolezza e di ricostruire con la riscoperta della loro dignità e del loro ruolo con un raggio di speranza che si accende in questa come in tante altre comunità per guardare con più ottimismo al futuro. Chi esce da qui ha fatto una battaglia ed è da esempio a chi deve affrontare queste battaglie. I tanti giovani che sono usciti dalla comunità e che oggi vivono lavorando, producendo essendosi creati una famiglia sono la dimostrazione che questo è l’unico percorso. Se si confonde la dipendenza con una malattia è sbagliato. Il senso della mia presenza qua è di sostenere come faccio ormai da anni questa battaglia. Questo è un luogo dove si permette ad uomini e donne di ritrovare se stessi. In comunità si dà un modello di vita diverso e si fanno riscoprire le regole”.

Dello stesso parere il senatore, Maurizio Gasparri, che ha anche ricordato le difficoltà incontrate dal fondatore della Comunità Incontro, don Pierino Gelmini, quando nel 1979 decise di aiutare gli ultimi, i ragazzi finiti nel tunnel delle dipendenze.

Anche il responsabile della Comunità Incontro, Giampaolo Nicolasi, ha sottolineato il grande lavoro svolto da operatori, psichiatri e psicologi per il recupero delle persone finite nella spirale della droga. Ha lanciato anche un appello allo Stato chiedendo di essere più vicini alle comunità di recupero.

Il presidente del Parlamento europeo ha anche trattato il tanto dibattuto tema dell’Ast. “L’acciaio a Terni – sottolinea il presidente Tajani – rappresenta una risorsa fondamentale una risorsa per la città, per la regione, per l’Italia e per l’Europa. Bisogna cambiare la politica dell’acciaio abbiamo già, grazie al nostro lavoro, dato nuove norme di protezione di fronte ad un’offensiva cinese non possiamo pagare il prezzo della sovracapacità produttiva della Cina. Dobbiamo puntare su prodotti di qualità come sono i prodotti che escono dalle acciaierie di Terni. Sarà una battaglia prioritaria. Sono anni che mi batto con le nuove norme e siamo riusciti a porre una barriera di protezione sull’industria dell’acciaio, ma non basta. Bisogna andare avanti ed impedire che Terni veda indebolita la sua produzione”.

Al centro della discussione con i ragazzi in percorso alla Comunità Incontro c’è stato anche un momento in cui il presidente Tajani ha parlato delle prossime europee. “Dopo le europee – spiega il presidente Tajani – esploderanno ancora di più tutte le contraddizioni che questo governo cerca di nascondere, ma si dovranno fare le infrastrutture, si dovrà creare occupazione, aumenteranno le tasse. Cosa faranno per affrontare una situazione economica disperata? Dovranno mettere una patrimoniale, dovranno toccare le pensioni e allora sono in grado di farlo o esploderà questo matrimonio contro natura tra Lega e Movimento Cinque Stelle? Sono convinto che non potranno durare a lungo. Non basta il collante del potere e non bastano le poltrone per tenere unito il governo”.

“Vedo una situazione economica – conclude il presidente Tajani – che continua a peggiorare giorno per giorno. Non vedo una strategia di politica a sostegno delle imprese contro la disoccupazione che è il primo problema che deve affrontare questo Paese. E’ difficile governare avendo visioni opposte della società. Non c’è una visione comune dell’Italia. Che cosa vogliamo fare del nostro Paese, come vogliamo aiutare gli italiani? Noi siamo convinti che bisognerebbe creare un’alternativa e stiamo lavorando per questo. L’alternativa è quella di un governo di centrodestra con una visione politica omogenea, con una politica economica omogenea, meno tasse sulle imprese, meno tasse sulle famiglie, sostegno a chi crea occupazione, al commercio, all’artigianato, all’agricoltura, alle libere professioni cosa che questo governo non fa. O si fa una politica per la crescita o aumenteranno vertiginosamente la disoccupazione come sta accadendo ora”.

La giornata si è conclusa con la band di Mogol che ha cantato brani di Battiti. Ha moderato l’incontro la giornalista Rai, Paola Severini. Hanno partecipato autorità del mondo politico, civile e militare.

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