A Roma “Insieme per la vita”
La Comunità Incontro ancora in prima linea per sensibilizzare i giovani contro il consumo di droghe, facendone conoscere le drammatiche conseguenze e salvare la vita di chi è finito nella rete delle dipendenze
Sensibilizzare i giovani contro il consumo di droghe, facendone conoscere le drammatiche conseguenze e salvare la vita di chi è finito nella rete delle dipendenze. Questo l’obiettivo della Comunità Incontro Onlus Molino Silla di Amelia. Sabato mattina alcuni operatori, psicologi, assistenti sociali, educatori e ragazzi ospiti in percorso nella struttura si sono ritrovati in alcune piazze di Roma (Municipio 5, Roberto Malatesta e scuola Enrico Toti), con tre minibus della Comunità Incontro, per distribuire volantini informativi e di prevenzione. E’ stata anche l’occasione per invitare a partecipare al convegno “Insieme per la vita”, che si è tenuto il pomeriggio a Villa De Sanctis, voluto e organizzato dalla Comunità e dal Cammino della speranza (via Renzo da Ceri, 93 largo Preneste), gruppo di volontari attivi a Roma da più di vent’anni, impegnati quotidianamente in attività di orientamento, informazione, formazione e prevenzione contro la dipendenza da droghe e alcol.
Al termine del volantinaggio informativo gli operatori del gruppo d’appoggio della capitale, Debora Milia, Massimo Persiani, Claudio Urbani insieme ad altri volontari, genitori e ragazzi hanno pranzato insieme mangiando pane, mortadella e mela, per ricordare il pasto che veniva consumato quando, nel 1979, don Pierino Gelmini fondò la struttura di Amelia. E’ stata anche l’occasione per un momento di raccoglimento e preghiera conclusosi con i ragazzi che si sono riuniti in cerchio attorno alla Madonnina del Sorriso tenendosi per mano, ascoltando le note dell’Ave Maria di Gounot. Il pomeriggio si è aperto con il convegno a Villa De Sanctis “Insieme per la vita”. Ad introdurre e moderare l’incontro la giornalista Rai Paola Severini.
Il presidente Giovanni Bocuzzi del V Municipio ha sottolineato le problematiche legate alle tossicodipendenze riguardanti, appunto, il V Municipio e l’impegno che le istituzioni svolgono per risolvere il problema.
La parola è poi passata al vice presidente e assessore alle politiche sociali sempre del V Municipio, Mario Podeschi, che ha invece voluto evidenziare il fatto che il V e VI Municipio ha il primato di avere una presenza notevole di sale scommesse e sale gioco ad alto rischio di dipendenza. “Altro neo della zona – dice Podeschi – è quello che i giovani fanno uso di droghe sintetiche con effetti devastanti. E’ quanto mai importante e fondamentale il lavoro del gruppo di appoggio di Roma che segue i ragazzi e le famiglie. Mi impegnerò a collaborare per garantire una sede adeguata all’attuale gruppo di appoggio presente nel V Municipio”. Presente all’incontro anche Umberto Placci, consigliere municipale presidente della commissione politiche sociali.
“Il gruppo d’appoggio ‘Il Cammino della Speranza’ – spiega Giampaolo Nicolasi, responsabile di struttura della Comunità Incontro – è sempre in prima linea per sostenere ragazzi tossicodipendenti e familiari per dar loro un supporto morale e propedeutico per l’ingresso in Comunità”.
Gli operatori Claudio Urbani, Massimo Persiani e Debora Milia, i veri protagonisti della giornata, hanno raccontato la loro esperienza e scelta di operare in questo campo per il proprio trascorso di vita e il desiderio, nonostante tante criticità, di aiutare i ragazzi e i familiari che vivono il problema della tossicodipendenza.
Il convegno è stato anche l’occasione per presentare l’equipe multidisciplinare della Comunità Incontro, rappresentata dalla responsabile, psicoterapeuta Tania Fontanella, che ha illustrato attraverso la proiezione di un filmato e di materiale multimediale le strutture della Comunità Incontro presenti in Italia e nel mondo.
Lo psicoterapeuta e psichiatra David Martinelli del Policlinico Gemelli e docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha affrontato i temi riguardanti dipendenze da sostanze, da gioco d’azzardo, fino a quelle legate al mondo digitale e di internet.
Non sono mancate le testimonianze di alcuni ragazzi attualmente residenti nella Comunità davanti ai loro genitori e di altri che hanno terminato il percorso riappropriandosi della propria vita. “Importantissimo e fondamentale – hanno detto i ragazzi – è stato il sostegno che abbiamo avuto dal gruppo d’appoggio prima di entrare in comunità e dopo quando siamo usciti a fine percorso”.
A chiudere la giornata di lavori il dottore Paolo Iannone, direttore del Serd di via Casilina, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra Serd e Comunità e Don Dario, della parrocchia in zona Giardinetti di Roma, che attraverso l’operato dell’oratorio cerca di salvare i ragazzi che rischiano di perdersi nella droga.